Con l’acquisizione della startup belga EsoBiotech, AstraZeneca rafforza la sua presenza nel campo delle terapie cellulari. L’accordo tra le due parti è stato raggiunto sulla base di un pagamento progressivo che potrà arrivare a un miliardo di dollari, a seguito di un anticipo di 425 milioni cash. I restanti 575 milioni saranno riconosciuti da AstraZeneca agli investitori di Esobiotech al raggiungimento di determinati traguardi si sviluppo e normativi.
La startup belga sviluppa trattamenti che riprogrammano le cellule all’interno del corpo e utilizza una tecnologia che consente la somministrazione delle terapie cellulari con una singola infusione.
Si tratta delle cosiddette terapie cellulari in vivo, che sono ancora in una fase sperimentale. Queste terapie utilizzano lentivirus mirati per fornire istruzioni genetiche alle cellule immunitarie, evitando il processo di manipolazione genetica delle cellule in laboratorio.
AstraZeneca intende utilizzare la tecnologia di Esobiotech soprattutto per far crescere il portafoglio delle terapie cellulari contro il cancro e le malattie autoimmuni.